La nascita della Scuola Comunale di Musica “Antonio Miari” di Belluno è da far risalire già alla fine del XVIII secolo, quando, per spirito e iniziativa dei cittadini bellunesi, si costituisce la Società del Teatro Sociale, attiva anche in campo musicale.
Intorno agli anni ’30 dell’Ottocento la Società, con il contributo finanziario degli organi di governo locale, istituisce una prima Scuola di Musica per violino con il duplice scopo di coltivare i talenti locali e preparare elementi validi per la formazione di un’orchestra e di una banda cittadine.
Alla metà dell’800, con il patrocinio del musicista e compositore bellunese Antonio Miari (1778-1854), a cui è intitolato l’Istituto, la Società del Teatro Sociale fonda la Società filarmonica bellunese di S. Cecilia, in vita dal 1850 al 1857. Nell’ambito della Società filarmonica trovano posto anche una scuola di canto e una per gli ottoni e i legni.
Nel 1879 il Comune di Belluno istituisce un corpo bandistico e un’orchestra con una scuola per fiati e archi.
Il 3 marzo 1886 viene promossa, a titolo gratuito, una Scuola Comunale di strumenti a fiato con sede presso l’Auditorium cittadino.
Nel 1906 vengono deliberate nuove regolamentazioni in materia di scuola di musica totalmente comunale. Nello stesso anno si istituisce quindi una nuova scuola municipale di musica che sostanzialmente viene mantenuta in prosieguo (1924, 1937, 1947, 1956 e negli anni successivi), tranne adeguamenti tariffari e ampliamenti nelle classi d’insegnamento, nonché mutamenti dovuti da novità nella legislazione nazionale.
L’Istituto svolge la propria attività con Presa d’Atto del Ministero dell’Educazione Nazionale, derivante dal Decreto di Autorizzazione del 25 ottobre 1940.
La Convenzione con il Conservatorio di Venezia
Dal dicembre 1987 all’ottobre 2007 la scuola è stata retta dall’Associazione “Pro Musica Studium et Concentus”. Nel triennio scolastico che va dal 2001 al 2004, viene messa in atto una convenzione con il Conservatorio di Musica “Benedetto Marcello” di Venezia. Si inaugura così una prima stagione di scambi artistici, didattici e formativi con una delle storiche sedi venete dell’alta cultura artistica e musicale.
La gestione del “Pedrollo”
Dall’anno scolastico 2007/08, fino all’estate 2018, la Scuola Comunale di Musica “Antonio Miari” è stata gestita dal Conservatorio di Vicenza, grazie ad una convenzione stipulata tra il Comune di Belluno (unica provincia veneta senza conservatorio) e il Conservatorio di Musica di Vicenza “Arrigo Pedrollo”.
L’accordo ha assegnato al “Pedrollo” la gestione amministrativa e la responsabilità didattica della Miari. Il Comune di Belluno contribuisce alle spese e al necessario per il corretto funzionamento della sede della scuola.
L’avvio di questo progetto pluriannuale di sviluppo ha investito l’organizzazione didattica interna della scuola, il ruolo culturale che essa ha e può avere sul territorio, il rapporto con altri enti pubblici e privati locali e non, il progetto di sistemazione della sede.
La sperimentazione e l’attivazione dei nuovi corsi preaccademici ha permesso alla “Miari” di adeguarsi alla legge di riforma del settore, in virtù di un raccordo didattico diretto tra Scuola e Conservatorio per quanto riguarda programmazione, preparazione e svolgimento degli esami.
La gestione del “Pedrollo” ha aiutato concretamente la scuola nel suo percorso di trasformazione, dandole impulso e supporto per lo sviluppo della riforma degli studi e sostenendone la progettualità dei percorsi musicali.
Il Conservatorio “Agostino Steffani” di Castelfranco Veneto (Treviso)
Dal 1° settembre 2018 la gestione della “Miari” è passata in capo al Conservatorio di Musica “Agostino Steffani” di Castelfranco Veneto, concretamente interessato a implementare il rapporto di convenzione, dando alla Scuola maggiore centralità e rendendo visibile l’azione stessa del Conservatorio tramite concerti, masterclass e proposte musicali di qualità offerti al territorio.
La nuova convenzione, di durata quinquennale, è stata rinnovata per altri cinque anni nel corso dell’estate 2023.
Grazie al supporto del Conservatorio, obiettivo della Scuola è quello di migliorarsi ulteriormente per divenire sempre più uno dei punti di riferimento culturale della città di Belluno e centro per la formazione musicale di qualità della Provincia.
La fusione con la scuola di musica della “Filarmonica di Belluno 1867”
Con lo scopo di rendere ancora più completa l’offerta formativa musicale a favore del territorio, tra il 2022 e il 2023 sono maturate l’idea e la volontà di procedere ad una fusione tra la Scuola Comunale di Musica “Antonio Miari” e la scuola di musica della “Filarmonica di Belluno 1867”. Entrambe le realtà, dall’origine storica comune e presenti in città da oltre un secolo, sono legate, logisticamente ed economicamente, al Comune di Belluno che a sua volta ha in essere una convenzione con il Conservatorio di Musica “A. Steffani” di Castelfranco Veneto. Si tratta di due istituzioni importanti che, pur avendo come scopo principale la promozione e la diffusione della cultura e dell’educazione musicale, hanno sempre proceduto in modo distinto e autonomo.
La “Filarmonica di Belluno 1867” oggi è una moderna orchestra di fiati, composta da una quarantina di elementi stabili che si misurano con i grandi classici del repertorio di musica originale per banda. Non mancano però le contaminazioni con altri generi musicali, dalla musica classica alla musica pop, dalle colonne sonore alla musica jazz. Parte non meno importante della vita bandistica è dedicata alle cerimonie civili a cui la Filarmonica viene regolarmente invitata.
Dall’anno scolastico 2023/2024 le due scuole confluiscono dunque in un unico istituto, denominato Scuola Comunale di Musica “Antonio Miari”, gestita dal Conservatorio di Musica “Agostino Steffani” di Castelfranco Veneto in convenzione con il Comune di Belluno. Lo scopo principale è la diffusione della cultura musicale nel territorio bellunese, a partire dall’educazione musicale nella primissima infanzia fino alla preparazione ai corsi accademici dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, sia attraverso l’erogazione di corsi propri sia attraverso progetti nelle realtà scolastiche e sociali del bellunese.